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martedì 28 settembre 2010

Decostruzioni


Ho sempre avuto una naturale inclinazione all'arte che coltivo parallelamente al lavoro di designer. Questa passione si arricchisce grazie al costante contatto con artisti e amici come il pittore Fernando Texidor e la fotografa Montse Santamaría. Ho elaborato con il tempo un'estetica personale che si alimenta nella dimensione del viaggio nella quale riscopro il piacere della decontestualizzazione e della casualità-unicità dell'objet trouvé.

Da questa ricerca nascono le Decostruzioni: la parola abbandona il messaggio originario per assumere forma estetica astratta. Così cartelli di divieto, segnali di pericolo si scompongono in unità minime iconografiche e si ricompongono in opere astratte secondo lo schema: objet-trouvé > decostruzione > assemblage. Un'operazione iconoclasta con contaminazioni di street art.

Parallelamente ho sviluppato una ricerca fotografica sul tema tempo-uomo-materia con il nome di Contexture. Il sopravvento del tempo sull'azione dell'uomo trasforma la materia permettendo di isolare dettagli di degrado che assumono così valenza estetica. La privazione del contesto assegna alle texture una dimensione nuova che indaga le origini dell'ispirazione artistica astratta.

info: www.zanino.com

domenica 26 settembre 2010

Project 596: Call to Arms


Il blog Project596 è l’evoluzione naturale di un progetto che da 5 anni ha preso forma. Dalle pagine della carta patinata, 596 è ora uno spazio libero, che fa a gomitate nel mondo della rete. Sgomita perché ha voglia di esserci, non per apparire, ma per poter dire la propria. Spinge come davanti ai cancelli di uno stadio, spicca tra gli altri per i messaggi che ha impressi su di se a vita come un braccio tatuato. Con il rumore silenzioso di un graffito portiamo l'arte dai muri alle tele, passando dalla trama del cotone delle maglie.
Questo e molto altro è il nostro blog, se vuoi collaborare anche tu con Project 596, scrivici, presentaci il tuo progetto artistico, stilistico, editoriale, artigianale, sportivo, musicale o culturale che sia.
Non siamo interessati ad esperti da cattedra, ci piacciono gli esperti da pratica.

La sottocultura del branco è molto più vasta di quello che si vede e noi lo sappiamo, per questo facciamo questa chiamata.

Lo stile richiesto è quello di chi ha qualcosa da dire.

Project 596

Contatti: info@malafamilia.com

mercoledì 7 luglio 2010

Malafamilia


Quando la creatività proviene dalla strada, dalle sue dinamiche, dai suoi linguaggi e dalle sue narrazioni, è in quel preciso momento che nasce Malafamilia. Un brand che dimostra il suo essere prima che il suo apparire, nella scommessa che rappresenta per tutti noi la missione nel mercato dell’abbigliamento. Dietro Malafamilia c’è molto di più di quello che si può evincere. Ogni grafica è prima un segno, una comunicazione visiva che una stampa su un tessuto. Il percorso di elaborazione e di realizzazione di ogni logo nasce prima nelle tele, sui fogli e nei byte della crew che sostiene il brand. L’arte, la capacità e la sperimentazione sono la base della filiera che porta i nostri prodotti negli armadi. Ogni opera è prima di tutto opera d’arte, opera del saper fare; al contempo è opera del saper raffigurare e del voler dire attraverso una codifica dei linguaggi delle aggregazioni street di tutto il mondo.

Malafamilia nasce sulla base chiara di essere anomalia rispetto al mercato, rappresentando dal …ad oggi, più uno scambio tra simili che una forma di compravendita. Le nostre grafiche richiedono adesione ad uno stile e solo dopo possono essere valutate monetariamente.

Ogni prodotto si sviluppa in una scala completamente artigianale: dalla realizzazione grafica, all’etichettatura del capo, alla preparazione e poi alla stampa serigrafica, il ciclo che vede nascere Malafamilia, è assolutamente virtuoso rispetto alla produzione in serie. Far marciare insieme arte, artigianato e cultura sono i campi della nostra missione nel mercato. Ogni capo risulta unico dal punto di vista realizzativo, rendendolo prezioso non solo per quello che rappresenta per noi e per chi aderisce alla sua realizzazione, ma anche per il saper valutare vere e proprie opere che recuperano antichi mestieri amalgamati a nuove capacità.

Il nostro progetto è tanto ambizioso quanto semplice nelle sue parole.

Malafamilia non è una moda,

Malafamilia non è un marchio

Malafamilia è la realtà.

martedì 23 febbraio 2010

lunedì 22 febbraio 2010